1 - de lorenzis alberto
1 - mazzucato riccardo

1 - galeazzo simone

Per commentare questa partita si potrebbe prendere copiare l'articolo dello scorso anno e incollarlo qui. Sub(o) Africa e Superdry (allora Potens Entis) si ritrovano al debutto nel torneo come l'anno scorso, e come l'anno scorso i Subo vincono con difficoltà nonostante abbiano controllato la partita per lunghi tratti. Pronti via e i giallo-neri sono subito in vantaggio, controllano la partita e riescono anche a trovare il raddoppio con un colpo di spallino piuttosto fortuito. Poi però hanno la colpa di sbagliare l'impossibile, costruiscono azioni su azioni senza mai finalizzare (alcuni errori sono proprio clamorosi). Nella ripresa I Superdry, che nel primo tempo erano rimasti a guardare, prendono coraggio e cominciano a fare vedere di cosa sono capaci e dopo un paio di occasioni fallite trovano il palo che riapre i giochi. Continuano ad attaccare alla ricerca del pareggio mentre i Subo si affidano alle ripartenze ma la mira è pessima e ad aumentare il bottino non ci riescono. Il risultato non cambia più fino al fischio finale e i Subo possono festeggiare il debutto con una vittoria, se vorranno però ripetere l'exploit dell'anno scorso dovranno cambiare marcia già dal prossimo match; i superdry devono ancora rimandare l'appuntamento con la prima vittoria della loro breve storia e recriminano per non essere riusciti a trovare il gol del pareggio, che per quanto visto non sarebbe certo stato immeritato.

Anonimo
27.06.10

DERRICK - WINX = 5 - 4 gg

1 - callegaro paolo
2 - gusso daniele
2 - rozzarin pierclaudio

1 - calore alessio
3 - drago sergio

La prima partita del pomeriggio-palo vede in campo i vicecampioni del Derrick contro le Winx, esordiente assoluta di cui si è parlato un gran bene nei giorni precedenti l'inizio del torneo. Al fischio d'inizio la matricola fa subito capire che non è venuta a fare la comparsa e comincia a macinare buon gioco senza però riuscire a finalizzare, dall'altra parte i Derrick faticano a trovare il bandolo della matassa e così a metà tempo il punteggio è ancora inchiodato sullo 0 a 0. Ci vuole un sussulto delle "fatine" per sbloccare il risultato, il Derrick però non ci sta e trova subito il pari. Al riposo si va sull'1 a 1. Al ritorno in campo le squadre sono più sciolte e ne guadagna lo spettacolo. Le Winx ritrovano subito il vantaggio ma vengono riprese senza neanche avere il tempo di esultare. La squadra di capitan Pablo Pergolesi però comincia ad impadronirsi del campo e riesce a trovare il doppio vantaggio che sembra mettere il risultato in ghiaccio. Il Derrick non si perde d'animo e si getta in attacco alla ricerca del pareggio, ma la mira non sembra essere quella dei giorni migliori. Nel giro di cinque minut però trova i due pali del pari, risultato che dura fino al triplice fichio. Nel supplementare i vicecampioni sembrano più decisi a portare a casa i due punti, e dopo un paio di occasioni fallite colpiscono il montante con un tiro dalla distanza. Vittoria per il Derrick, per le Winx un punto, e la sensazione che il torneo possa dare loro più di qualche soddifazione.

Dopo la presentazione delle squadre, accompagnata dalla consegna delle FAVOLOSE magliette e dalla voce di Fabio Scopetta, via anche all'apertura "ufficiale" del torneo, in raltà secondo match. Protagoniste le partecipanti del torneo dell'amicizia 2009. Sulla carta si prevede una partita combattuta, e così è: i Boia l'Orso a fine primo tempo sono in vantaggio 2-1 con una doppietta di Moretti. Nella ripresa però i Palo Alegre (incitati dal tifo di Romario a bordo campo - idolo del pubblico ma fuori per infortunio) si dimostrano più incisivi e affamati di pali, tanto che si portano sul 4-2, grazie al capitano trascinatore Bordin, autore di una doppietta. I boia non mollano e, aiutati dal tifo del pubblico-scout, accorciano su rigore a pochi minuti dalla fine. Il match si incattivisce un po' (due cartellini per i Palo Alegre e uno per i Boia), ma nulla cambia sino al fischio finale di Rasi, che decreta la vittoria della squadra di capitan Bordin, che si giocherà il passaggio del turno domenica 27 giugno contro i Forza Atalanta.

bordin andrea - 2
colangelo riccardo - 1
zappaterra matteo - 1

moretti daniele - 3

Davanti a un gremito pubblico (si contano almeno 80 persone) ha inizio la 17esima edizione del torneo di palo. Le più quotate nutrie affrontano le agguerrite matricole dei Forza Atalanta, in una sfida all'insegna della buona tecnica. I pluridecorati imprimono subito un ritmo superiore agli avversari, sopratutto sul piano della concretezza, portandosi in finale di primo tempo sul 4-1. Carrara & Company d'altra parte macinano buon gioco, ma faticano ad arrivare al tiro; e quando ci arrivano non riescono quasi mai ad andare a segno, spesso per questioni di centimetri. Il buon gioco comunque dà i suoi frutti e i Forza Atalanta accorciano le distanze, ma nonostante ciò le Vecchie (solo di nome a quanto pare) Nutrie controllano il match, sino al definitivo 6-3. Nulla è ancora deciso però riguardo il passaggio del turno, dato che il girone A si prospetta molto impegnativo per tutte le partecipanti.

badain diego - 1
chiarentin riccardo - 3
ferin alessandro - 2

carrara tommaso - 1
degli agostini marco - 1
dision damiano - 1

LEMME LEMME P
2 - anselmi michele
4 - corvetti claudio
1 - corvetti francesco
2 - favarato paolo
2 - panizzolo denis
2 - tombola filippo

DERRICK
1 - callegaro paolo
2 - di vittorio alberto
2 - gusso daniele
3 - rozzarin pierclaudio

Scongiurato il pericolo rinvia per maltempo, la finalissima inizia con mezz’ora di ritardo a causa dello slittamento dell’inizio della finale under 14 per motivi poco chiari. In campo dunque Lemme Lemme P, finalmente giunta in finale dopo diversi tentativi, e Derrick, che ha il pubblico dalla sua e “gioca in casa”. Pochi secondi dopo il fischio d’inizio e i Lemme Lemme sono già in vantaggio a causa di un errore avversario, il Derrick però non si spaventa e ribalta il risultato: 2 a 1. Neanche il tempo di esultare che il risultato è di nuovo in parità. La partita è emozionantissima e i pali si susseguono uno dopo l’altro. Il Derrick va a segno ancora due volte e sembra che possa ripetere l’impresa della semifinale, ma deve tornare presto coi piedi per terra perché l’avversario in quatto e quattrotto accorcia, pareggia, e sorpassa. I Lemme Lemme cominciano così a impadronirsi del campo e oltre a giocare meglio degli avversari ha anche la fortuna (e la bravura) di colpire il palo praticamente a ogni tiro: così prima al riposo i risultato è 7 a 4. Dopo lo show dell’intervallo dedicato alle premiazioni del torneo under 14 si rientra in campo per la ripresa, con il Derrick che seogna di ripetere le rimonte avvenute negli ottavi e nei quarti di finale. La realtà però è un’altra. In due tiri i Lemme Lemme trovano altrettanti pali e mettono virtualmente le mani sulla coppa. Feriti nell’orgoglio i giocatori in maglia rossa riprendono a giocare sospinti dal pubblico e si riportano sotto, ma non sono fortunati (e bravi) nel concretizzare le molte occasioni create. A pochi minuti dalla fine il distacco è di soli tre pali e i giocatori del Derrick vogliono crederci. A spegnere ogni velleità ci pensa la premiata ditta Corvetti-Anselmi che chiude definitivamente l’incontro con tre pali più o meno fortunosi. L’ultimo segno sul tabellino dei marcatori lo mette Rozzarin che si laurea capocannoniere del torneo. Al triplice fischio i Lemme Lemme P possono festeggiare la tanto agognata coppa sfuggita sempre per un pelo: vittoria ampiamente meritata e (quasi) mai in discussione. Per il Derrick un briciolo di delusione per aver perso un’occasione che difficilmente si ripresenterà in futuro, ma al tempo stesso la soddisfazione il fatto di annoverare tre le proprie fila il miglior giocatore del torneo (Daniele Gusso) e i primi tre della classifica cannonieri.

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Anonimo
16.07.09

DERRICK - NUTRIE = 8 - 2

DERRICK
1 - bonato emanuele
2 - di vittorio alberto
1 - gusso daniele
4 - rozzarin pierclaudio

NUTRIE
1 - benedetti gianluca
1 - calore omar

La prima semifinale comincia un quarto d’ora dopo l’orario previsto a causa del ritardo dell’arbitro. Quando finalmente arriva si può cominciare a giocare. Il Derrick, alla sua prima semifinale, si presenta subito aggressivo e voglioso di vincere, e trova il palo in uno dei primi affondi. Potrebbe anche raddoppiare più volte ma per questione di centimetri non trova il bersaglio. Le Nutrie allora pian piano si svegliano e riescono a pareggiare e a spingersi in avanti. Non sono precise però quando sbagliano il rigore che potrebbe portarle davanti (secondo errore nelle ultime due partite) e allora il Derrick capisce che è un segno del destino: prima del duplice fischio colpiscono quattro volte quattro, e al riposo ci vanno in vantaggio per 5 a 1, tanto che il pubblico si chiede se per caso le due squadre non si siano scambiate le maglie. Nella ripresa le Nutrie sembrano decise a fare sul serio e trovano il palo che le riporta in partita. È solo un fuoco di paglia però perché il Derrick allunga subito e chiude la partita, in campo allora c’è spazio per tutti e i pali fioccano uno dopo l’altro . Per le Nutrie invece la serata si conferma nerissima visto che il palo sembra stregato e di farsi colpire proprio non ne vuol sapere. Al fischio finale i ragazzi di capitan Varotto possono festeggiare increduli, mentre quelli di capitan Ferin escono dal campo con le ossa rotte ma con grande fair play nei confronti di un avversario che questa sera ha meritato l’ingresso in finale.

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LEMME LEMME
1 - corvetti claudio
3 - favarato paolo

SUBO HAT DANCE
1 - de lorenzis alberto
2 - varotto luca

Dopo lo shock della prima semifinale vanno in campo Subo Hat Dance e Lemme Lemme P per conquistare l’altro biglietto disponibile per l’ultimo atto. Il primo tempo è incredibile, forse senza precedenti: finisce infatti 0 a 0, le occasioni sbagliate da entrambe le parti non si possono contare, sembra che il palo si sposti ogni volta che rischia di essere colpito e che i giocatori in campo ci mettano pure del loro per non beccarlo. Il pubblico si aspetta una ripresa più prolifica ma l’inizio non lascia ben sperare, la storia è la stessa del primo tempo finché finalmente i Lemme Lemme P sbloccano il risultato. Neanche il tempo di mettere la palla al centro ed è già 2 a 0. Che a qualsiasi squadra taglierebbe le gambe. Non ai Subo che immediatamente si riportano in partita. A questo punto cominciano i 15 minuti di palo forse più belli degli ultimi 10 anni con le due squadre che attaccano continuamente senza esclusione di colpi. Un palo spettacolare manda i Lemme Lemme di nuovo a più due, ma capitan Varotto di prepotenza riporta sotto la sua squadra. I Subo ci credono sospinti dal pubblico e dopo diverse occasioni riescono a impattare. Ci sarebbe ancora tempo per le due squadre di andare a vincere ma quando l’arbitro fischia tre volte il tabellino dice 3 a 3. Overtime: non ci si può permettere distrazioni. I Lemme Lemme partono con la palla e concludono al palo più volte. Troverebbero anche il palo-vittoria che però viene soffocato dall’arbitro per una irregolarità (non si può parlare di palo annullato). È solo questione di minuti però perché sugli sviluppi di una punizione la palla si stampa sulla parte alta del palo dei Subo che possono solo guardare senza far nulla. In finale ci vanno così i Lemme Lemme P che sfatano finalmente il taboo semifinale, per i Subo invece un po’ di delusione per un traguardo (impensabile alla vigilia) sfuggito di un soffio, e la magra consolazione degli applausi di un pubblico comunque entusiasta e della consapevolezza di poter vincere il torneo nei prossimi anni.

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ARA CHE ROBI
2 - benanti enzo
1 - donà mattia

LEMME LEMME P
1 - anselmi michele
1 - berti edoardo
2 - corvetti claudio
2 - corvetti francesco
2 - panizzolo denis
1 - tombola filippo

Nel primo quarto di finale si affrontano la corazzata Lemme Lemme P e la sorpresa Ara che robi. La squadra di mister Cavalletto aveva espresso un ottimo gioco e sembrava poter mettere in difficoltà i più quotati avversari, ma purtroppo così non è stato. La squadra di Madonna Pellegrina domina in lungo e in largo, costruisce azioni su azioni e ha il merito di finalizzarne almeno una ogni due, sul fronte opposto gli Ara che robi faticano molto a tessere la tela del gioco e hanno pure la “colpa” di mancare il montante troppe volte, così al riposo il risultato è quasi compromesso: 1 a 7. Nella ripresa i Lemme Lemme mollano un po’ la presa e gli Ara che robi possono esprimersi meglio, tutto questo però non basta perché i Lemme Lemme controllano comunque senza fatica, così al triplice fischio possono festeggiare l’accesso alla semifinale dove troveranno i Subo Hat Dance, gli Ara che Robi escono invece dopo aver giocato un buonissimo torneo con la consapevolezza che contro questo avversario c’era ben poco da fare.

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SANPO
1 - bettio gianluca
1 - ferraretto nicolo'
1 - masiero michele
1 - ricciardulli andrea

SUBO HAT DANCE
4 - de lorenzis alberto
1 - varotto luca
1 - Autopalo

L’ultimo quarto di finale vede fronteggiarsi Sanpo e Subo Hat Dance nel remake della sfida dello scorso anno che vide i primi affermarsi per 7 a 6 al termine di una partita tiratissima. Partono meglio i Subo che trovano il vantaggio quasi subito, e poi controllano abbastanza agevolmente gli avversari provando a colpire con qualche ripartenza. Nella parte centrale del tempo però i Sanpo aumentano l’intensità del gioco e trovano il pari con un palo dubbio. Uno a uno e partita di nuovo in equilibrio. Gli ultimi minuti della prima frazione però sono un incubo per i Sanpo che capitolano tre volte e vanno così al riposo con tre pali da recuperare. Al rientro in campo la squadra sanpaolina affronta il match con un piglio diverso, trova subito la marcatura che accorcia il divario e, dopo che i Subo ristabiliscono di nuovo le distanze, prende in mano definitivamente le redini del gioco portandosi a meno uno. A questo punto la fortezza Subo sembra sul punto di crollare, la stanchezza si fa sentire e la lucidità viene a mancare, i Sanpo però sbagliano troppo e nel finale vengono puniti nuovamente col palo che spegne definitivamente le loro velleità di rimonta. A questo punto c’è spazio anche per l’idolo di casa Masiero che per poco non trova la marcatura facendo gridare al palo la folla delirante. La contesa si chiude con al gioia dei Subo che si prendono la rivincita e allo stesso tempo migliorano il risultato dello scorso anno raggiungendo la semifinale alla loro terza partecipazione. I Sanpo escono dal torneo un po’ delusi ma lasciano il campo con grande sportività consapevoli di aver perso contro un avversario dalle mille risorse.

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Anonimo
13.07.09

NUTRIE - VENI VIDI = 5 - 4


NUTRIE
2 - benedetti gianluca
2 - calore omar
1 - rigato alessandro

VENI VIDI
2 - capovilla michele
1 - carrara tommaso
1 - zampieri andrea

Dopo il primo tiratissimo quarto di finale va in scena la partita più attesa: Nutrie e Veni Vidi si contendono un posto tra le prime quattro del torneo. Al fischio d’inizio le Nutrie si dimostrano più decise e in men che non si dica sono già sopra di tre pali. Il pubblico che si aspettava una lotta serrata è incredulo e non crede ai propri occhi. I Veni Vidi decidono allora che è il momento di fare sul serio e cominciani a prendere coraggio, così dopo vari tentativi riescono a segnare due volte. All’intervallo si arriva così sul 3 a 2 Nutrie. Nella ripresa però i Veni Vidi continuano a macinare gioco e prima pareggiano e poi vanno in vantaggio. Le Nutrie sono con le spalle al muro e non sembrano più in grado di pareggiare: il rigore sbagliato dal capitano sembra il segnale di una serata storta. Poi improvvisamente una magia di Calore riporta in gara i campioni che, svegliati dall’incubo, trovano anche il palo del più uno. Gli assalti finali dei Veni Vidi sono vani, le Nutrie possono cosi festeggiare l’ennesima semifinale. Da segnalare, in contrasto con quanto accaduto circa un’ora prima, il grande fair play con cui si è concluso l’incontro, nonostante nei 50 minuti di gioco le due squadre si siano affrontate “col coltello tra i denti”.

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DERRICK
2 - callegaro massimo
3 - di vittorio alberto
3 - gusso daniele

MA CHE RITMO
1 - bettio davide
2 - ciccomascolo andrea
1 - valese antonio
3 - zuin alessio

Alle 20,20 scatta il primo quarto di finale, Derrick e Ma che ritmo si affrontano per la terza volta, la più importante, in palio infatti un posto in semifinale. Pronti via e le due squadre giocano bene, fanno girare la palla e sono belle da vedere. Al vantaggio iniziale del Derrick i Ma che ritmo rispondono con un uno-due micidiale. Poi però rimangono in tre causa espulsione, il Derrick potrebbe così pareggiare ma ingenuamente viene punito ancora. Prima del riposo però riesce ad accorciare e va così “negli spogliatoi” sotto 3 a 2. Nella ripresa i Ma che ritmo palesano una certa superiorità tecnica e si portano in vantaggio di tre pali, il Derrick sembra spaesato ma riesce ad accorciare, nuovo più tre Ma che ritmo e ancora palo Derrick. A questo punto purtroppo la partita si fa nervosa ed è più il tempo in cui il gioco è fermo che quello in cui la palla rotola sul campo. Quando finalmente le acque sembrano calmarsi il Derrick riesce prima a pareggiare e poi a trovare il palo-vittoria nel recupero. Al fischio finale può così festeggiare uno storico approdo in semifinale grazie ad una vittoria ottenuta più con il cuore che con le gambe. Resta però il rammarico per una bella partita rovinata sul campo da nervosismo e atteggiamenti poco sportivi da parte di entrambe le squadre. Ci si augura miglior spettacolo in futuro.

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Anonimo
11.07.09

SANPO - ZERO TITULI = 7 - 3

SANPO
1 - de nicolao riccardo
2 - ferraretto nicolo'
3 - masiero michele
1 - musumeci luca

ZERO TITULI
1 - anzarut damian
2 - schiavon nicola

L’ultimo spareggio non doveva avere storia, gli Zero Tituli sembravano essere destinati a fare la parte della vittima sacrificale e invece hanno fornito una prova di grande spessore. Nei primi quindici minuti i Sanpo non vedono palla, la squadra in canottiera gioca a memoria e crea una quantità industriale di palle-palo, ha però il difetto di concretizzarne solo una. Al 15esimo minuto la partita è sospesa per pioggia, si riprende dopo più di mezz’ora, i Sanpo rientrano in campo con un altro piglio e riescono a trovare il pari prima dell’intervallo. La ripresa inizia ancora nel segno dell’equilibrio, i Sanpo vanno in vantaggio ma vengono subito ripresi dagli avversari con un palo contestato. Poi però non c’è più storia: i vice-campioni ingranano la quinta e chiudono la partita con alcune giocate pregevoli. Ora ai quarti troveranno come l’anno scorso i Subo, mentre gli Zero Tituli escono dal torneo a testa altissima dopo essersela giocata per tre quarti del match contro una delle favorite del torneo.

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ARA CHE ROBI
2 - benanti enzo
2 - cassini marco
1 - donà mattia
2 - falcetti federico
2 - traverso giacomo

CROCEFISSO
1 - bortolami francesco
1 - furlan enrico
1 - mazzucato fabio

Crocefisso Ara che robi si preannunciava lo spareggio più equilibrato, ma così è stato solo fino a un certo punto. Pronti via e gli Ara che robi sono avanti per 4 a 0, il Crocefisso è stordito e fa fatica a trovare il bandolo della matassa, ma pian piano si fa pericoloso. Dopo vari tentativi andati a vuoto finalmente trova il palo che lo sblocca e prima del riposo si riporta sotto, è 3 a 4. Nel secondo tempo però non c’è storia, gli Ara che robi ristabiliscono le distanze, controllano agevolmente il gioco e nel finale colpiscono più volte andando a vincere con autorità. Ora troveranno ai quarti di finale i Lemme Lemme P, e anche se partiranno da sfavoriti potranno dire la loro perché fin qui hanno dimostrato di non aver paura di nessuno e di potersela giocare con tutti.

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VENI VIDI
2 - capovilla michele
1 - conte federico
2 - fiorentin enrico
1 - solmi marco

METAL GEAR
1 - conte marco
1 - puato stefano

Il secondo spareggio si gioca tra Veni Vedi e Metal Gear con i primi nettamente favoriti sulla carta. La partita però non è cosi facile come doveva essere e infatti i fratelli Fiorentin ci mettono un po’ a sbloccare la situazione, e così al riposo il vantaggio non li può lasciare tranquilli. Nella ripresa il pallino del gioco è ancora in mano loro, ma non riescono comunque a staccare l’avversario. Appena trovano un altro palo il Metal Gear accorcia le distanze. I Veni Vidi comunque hanno ancora la partita in mano e segnano meritatamente di nuovo, ma ci pensa Mister Puato, in campo a sorpresa, a mantenere in gara i suoi con un gesto tecnico e balistico di straordinaria fattura. Mancano pochi minuti e il finale potrebbe riservare grandi emozioni, ma i Veni Vedi decidono che non è il caso di rischiare e in pochi minuti mettono a segno i tre pali che chiudono la partita. Ora troveranno le Nutrie ai quarti di finale, in quella che potrebbe essere una vera e propria finale anticipata.

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DERRICK
1 - di vittorio alberto
3 - gusso daniele
1 - rozzarin pierclaudio
1 - varotto marco

LONGOBARDA
3 - bettella marco
1 - bortolami marco
1 - carron marco

Il primo spareggio della serata vede di fronte Derrick e Longobarda. Lo scorso anno si imposero i primi piuttosto agevolmente ma quest’anno la storia è diversa, l’equilibrio regna dall’inizio alla fine. Il Derrick va subito in vantaggio e spreca tantissime occasioni, così la Longobarda colpisce non appena si affaccia nella meta campo avversaria. Le due squadre rispondono colpo su colpo e vanno al riposo sul 3 a 3. Nella ripresa la Longobarda gioca meglio e colpisce due volte sfruttando alcuni errori degli avversari. La partita sembra chiusa ma il Derrick più con la forza della disperazione che con la testa prima accorcia le distanze e poi trova il pari con ancora metà tempo da giocare. I rossi continuano ad attaccare ma non trovano il palo, mentre la squadra in maglia arancio cerca di sfruttare le ripartenze. A cinque minuti dalla fine il Derrick trova il palo del vantaggio e poi si chiude in difesa rischiando di subire il pareggio che non arriva per questione di millimetri. Il triplice fischio spegne le speranze della Longobarda mentre è una liberazione per il Derrick che ora affronterà i Ma che ritmo nei quarti di finale di domenica.

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EX BULDOGS
1 - bortolami alfredo
2 - ranzato fabio
2 - sambugaro alberto *

METAL GEAR
2 - conte maurizio
2 - marconato stefano
2 - Vindigni Gianluca

L’ultima partita della fase a gironi vede di fronte Ex Buldogs e Metal Gear che visto il risultato della partita precedente, hanno la possibilità di passare il turno vincendo la partita, un pareggio nei regolamentari invece, indipendentemente dal risultato al termine dei supplementari, qualificherebbe clamorosamente le Quaglie. Pronti via e Ex Buldogs subito in palo dopo 1 secondo dal fischio d’inizio, probabilmente la realizzazione più veloce della storia. I Metal Gear pareggiano ma poi vanno sotto in modo decisivo: 4 a 1 per gli Ex Buldogs. Sembrerebbe il KO ma a far risorgere i Metal Gear ci pensa… …un filo. Sì, proprio il filo che avvolge la gomma piuma di protezione del palo viene sfiorato dal pallone e l’arbitro Mazzucato non può che convalidare (“È parte integrante del palo – dirà poi nell’intervallo della partita – ho dovuto darlo”, come dargli torto). Dopo questa rocambolesca realizzazione i Metal risorgono e si portano al riposo in vantaggio per 5 a 4. Nella ripresa però i Buldogs non ci stanno e dopo aver fallito tante occasioni, tra cui un rigore, trovano il pari. Le Quaglie che assistono da bordo campo sono così a un passo dall’incredibile qualificazione ma i Metal trovano l’ultimo colpo di reni e a pochi istanti dalla fine trovano il palo della vittoria. Al triplice fischio possono così festeggiare il ritorno tra le migliori del torneo dopo tanti anni di magra, gli Ex Buldogs chiudono invece il girone mestamente all’ultimo posto.

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Anonimo
09.07.09

SANPO - QUAGLIE = 9 - 2

QUAGLIE
1 - marinaro carlo
1 - marinaro maurizio

SANPO
1 - bettio gianluca
5 - de nicolao riccardo
1 - masiero michele
1 - musumeci luca
1 - ricciardulli andrea

Il biscotto tanto temuto tra Sanpo Quaglie ovviamente non si verifica, e così sulla piastra si vede una partita vera. In realtà i più maliziosi avrebbero anche potuto pensare male, perché i Sanpo vanno in vantaggio subito e sbagliano l’impossibile, così le Quaglie possono pareggiare con una delle poche sortite offensive. I Sanpo però decidono che è finito il momento di scherzare e chiudono la partita già nel primo tempo con realizzazioni veramente spettacolari. Nella ripresa non si fermano e dilagano sfruttando qualche amnesia difensiva di troppo da parte degli avversari che colpiscono il palo solo una volta. Sanpo primi a punteggio pieno ma costretti agli spareggi per essere finiti troppe volte nel taccuino dei cattivi, le Quaglie escono rovinando con una prestazione sottotono un torneo che avevano giocato a buoni livelli.

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Tabellini con formazioni, marcatori e un breve commento per ogni partita del torneo

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